Se sei qui a leggere questo articolo, caro genitore, immagino sia perché anche a te è capitato di aver a che fare con le cosiddette “coliche dei neonati”, un pianto inconsolabile che viene spesso associato a del forte mal di pancia, non per niente vengono anche chiamate “coliche gassose”.
Con il mio primo bimbo, Nicolò, mi è capitato raramente di dover calmare un pianto che all’apparenza sembrava non avere fine, ma con il secondo, Michele, mi sono dovuta misurare con frequenti pianti disperati a cui non sapevo dare una spiegazione.
Tutti parlano di coliche del neonato, ma è veramente così? Possibile che tutti i neonati o per lo meno la maggior parte dei neonati di oggi sembra soffrire di coliche? Lo trovavo strano e così mi sono informata e ho scoperto che, di fatto, le coliche colpiscono sono un minima percentuale di bambini. E allora, cosa succede a tutti gli altri?
Le coliche del neonato non esistono
Con il termine “coliche dei neonati” ci si riferisce spesso a forti mal di pancia causati dalla presenza di aria che fa fatica ad essere espulsa, o per lo meno questo è quello che sentiamo dire dalle nonne… vero?
La realtà, secondo gli ultimi studi, è che i pianti inconsolabili dei nostri cuccioli, accompagnati da un arrossamento del viso, un irrigidimento del pancino e flessioni delle gambette, non sono altro che espressioni di un disagio che forse non sapremo mai veramente interpretare del tutto.
Alle volte potrebbe essere davvero mal di pancia, altre volte potrebbe essere qualsiasi altra cosa: c’è troppa luce, non mi piace stare in questa posizione, vorrei dormire ma non ci riesco ecc.
Lo so che è difficile da accettare, io per prima ho bisogno di capire il “perché” e la cosa più dura credo sia accettare il fatto che non possiamo sapere tutto e che il mondo di queste piccole meraviglie è ancora, per molti versi, a noi sconosciuto.
Anche se abbiamo capito che “coliche” non sarebbe proprio il termine corretto da utilizzare, continuerò ad usarlo per convenzione.
Perché i neonati hanno le coliche di notte?
Me lo sono chiesta anche io: come mai queste coliche si manifestano principalmente nel tardo pomeriggio o la sera? Il motivo, in realtà, è molto semplice: i nostri cuccioli sono stanchi, dopo una lunga giornata tra poppate, cambi di pannolino, bagnetti e tummy time, e quindi hanno ancora più bisogno di noi per sentirsi al sicuro.
Se poi è stata una giornata particolarmente intensa, in cui il nostro bimbo è stato in braccio ad amici e parenti o ha fatto una visita dal pediatra, per esempio, sarà più facile che si presentino le coliche quando arriva sera, proprio perché gli stimoli esterni sono stati molti e il nostro cucciolo non sa come gestirli.

Coliche nei neonati: rimedi e consigli pratici
Se si tratta di vere coliche, l’unica persona che può dircelo è il/la pediatra e in quel caso si risolvono con un trattamento specifico. Se invece queste “colichette” sono la semplice espressione di un qualsiasi disagio o di uno scatto di crescita, come accade nella maggioranza delle occasioni, allora ci sono delle cose possiamo fare per cercare di alleviare la sofferenza dei nostri cuccioli:
- abbassare le luci e offrire un ambiente tranquillo e rilassato
- tenere il nostro bimbo in braccio, coccolarlo, avvolgerlo a noi con la fascia permette anche di prevenire questi momenti di crisi
- fargli ascoltare un rumore bianco (basta anche solo accedere il phon, provare per credere!)
- fasciarlo, la tecnica del baby-wrapping può essere davvero molto efficace, soprattutto per l’addormentamento
- parlare a bassa voce, con tono rassicurante o cantare una ninna nanna, magari una che già cantavate in gravidanza
- fare un massaggio neonatale, non solo per entrare in connessione con il tuo piccolo, ma anche per rilassare il suo corpo e prevenire le “coliche”
- tenerlo a pancia in giù sul braccio e fare un lieve massaggio con l’altra mano al pancino (se c’è dell’aria che lo disturba, sicuramente lo aiuterà a farla uscire)
- cullarlo e camminare (tanto!)
- massaggiare il pancino con dei movimenti circolari, mettendolo disteso a pancia in su sul fasciatoio o su un altra superficie piana
Ma la cosa più importante in assoluto è rimanere rilassati e calmi. Spesso ci dimentichiamo quanto i neonati siano estremamente sensibili e riescano a percepire il nostro stato d’animo. Se noi genitori ci facciamo prendere dal panico quando arriva il tardo pomeriggio o la sera, momento in cui di solito le coliche si manifestano, il nostro cucciolo percepirà la nostra tensione e non faremo altro che peggiorare le cose.
Vuoi sapere cosa mi tiene calma ogni volta che il mio bimbo ha una crisi inconsolabile di pianto? Pensare che non durerà per sempre e che prima o poi passerà.
L’idea che quel momento di crisi e di sofferenza avrà una fine, mi fa sentire calma e sicura, anche se tutto ciò che provo per farlo stare meglio sembra non funzionare.

Quanto tempo durano le coliche dei neonati?
Solitamente queste “coliche” si manifestano dopo poche settimane dalla nascita, fino ai tre o quattro mesi di vita.
Questi pianti inconsolabili possono durare anche più di un’ora. Lo so, è straziante e sicuramente la tua pazienza viene messa a dura prova.
Potresti sentirti incapace e pensare che tutto ciò che stai facendo non sta funzionando, potresti non sentirti in grado di accudire il tuo piccolo nel modo giusto, ma ti assicuro che non è così.
Il solo fatto che tu ti stia preoccupando e ti stia documentando sulle cose da fare per poterlo aiutare fa di te un bravissimo genitore. So che potrà essere frustrante vedere il tuo cucciolo piangere disperato e sentirti impotente, ma consolarlo e mantenere la calma sono le due cose migliori che puoi fare per lui.
Domande frequenti sulle coliche dei neonati
Le coliche dei neonati vengono spesso associate al mal di pancia o alla presenza di aria nel pancino, ma in realtà, come spiegano anche gli studi più recenti, non sempre è così. Spesso i pianti inconsolabili, accompagnati da arrossamento del viso e flessione delle gambe, sono semplicemente un modo con cui il neonato esprime un disagio: può essere stanchezza, troppi stimoli durante la giornata o la difficoltà a calmarsi da solo.
Si parla di coliche quando il pianto del neonato è intenso, inconsolabile e dura a lungo (a volte anche più di un’ora), spesso nel tardo pomeriggio o la sera. Durante questi episodi, il piccolo può irrigidire il pancino, flettere le gambine verso il corpo e arrossarsi in viso. Solo il pediatra può confermare se si tratta di vere coliche o di semplice disagio passeggero.
Le coliche si manifestano generalmente dopo le prime settimane di vita e tendono a risolversi spontaneamente entro i tre o quattro mesi. Anche se possono sembrare interminabili, si tratta di una fase passeggera: con un po’ di pazienza e tante coccole, tutto passerà.
Se il pediatra conferma che si tratta davvero di coliche, potrà consigliare un trattamento mirato. Nella maggior parte dei casi, però, questi pianti inconsolabili sono solo il modo in cui il neonato esprime un disagio passeggero e in questi momenti la cosa migliore che puoi fare è offrirgli calma, contatto e rassicurazione.
Ecco alcuni rimedi pratici che possono aiutare a lenire il pianto da coliche:
– Creare un ambiente tranquillo, abbassando le luci e riducendo i rumori.
– Tenere il bimbo in braccio o nella fascia: il contatto e il calore del corpo dei genitori sono la miglior medicina.
– Fargli ascoltare un rumore bianco, come quello del phon o dell’aspirapolvere: riproduce i suoni che sentiva nel – pancione e lo tranquillizza.
– Massaggiare delicatamente il pancino, con movimenti circolari o tenendolo a pancia in giù sull’avambraccio.
– Fasciarlo o cullarlo dolcemente, per aiutarlo a sentirsi contenuto e sicuro.
– Mantenere la calma, perché i neonati percepiscono perfettamente le nostre emozioni: più siamo sereni, più lo aiutiamo a rilassarsi.
A volte basta poco per riportare la serenità: un abbraccio, una voce dolce o semplicemente il tuo respiro accanto al suo.



