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Bagnetto del neonato: consigli pratici e coccolosi

Ricordo benissimo il primo bagnetto fatto a Nicolò. Ero tesa come una corda di violino. Lui aveva appena 10 giorni e non sapevo ancora bene come tenerlo, avevo paura mi scivolasse, non sapevo neanche come lo avrei lavato e asciugato, se era meglio lavarlo nella vaschetta o nel lavandino… l’unica cosa che sapevo davvero è che sarebbe stato un momento fortemente emozionante, che non avrei mai dimenticato.

Ansie a parte, dopo qualche mese il bagnetto è diventato una routine, un momento di coccole e di gioco insieme, che ha saldato ancora di più il legame con me e il suo papà, quindi non preoccuparti se anche tu stai provando le stesse paure e hai gli stessi pensieri: è del tutto normale, vedrai che andrà tutto bene, anzi sempre meglio! In questo articolo, ho raccolto per te tutti i consigli che ho ricevuto da pediatri, nonni e amici, e che mi hanno aiutato a vivere questo momento meraviglioso nel modo più sereno possibile e a creare una routine nella vita del mio piccolo Nicolò. Spero davvero possano essere utili anche te!

Il primo bagnetto del nostro piccolo esploratore

A prima vista, fare il bagnetto a un neonato può sembrare un’impresa quasi impossibile, specie se è la prima volta, ma basta davvero poco per capire che in realtà, fatta un po’ di pratica, è qualcosa di così naturale, che bastano pochi e semplici consigli e attenzioni per far sì che tutto funzioni alla perfezione, sia per te (anzi, per voi) che per il bambino.

Sulle tempistiche ci sono pareri discordanti, c’è chi dice che sia meglio fare il primo bagnetto quando il moncone si è ormai staccato, ci sono altre scuole di pensiero che invece sostengono che si possa fare fin da subito, basta solo evitare di fare il bagno per immersione, così da non bagnare la parte di cordone ombelicale che non si è ancora staccata. Io, personalmente, ho aspettato la caduta del moncone, come mi avevano consigliato in ospedale, ma tu segui il tuo istinto. L’unico consiglio che mi sento davvero di darti per il primo bagnetto è questo (oltre all’estrema cautela): cercate di essere entrambi lì, per poter costruire insieme un ricordo, che vi porterete nel cuore per sempre.

Come fare il bagnetto al neonato, passo dopo passo

Per prima cosa, dobbiamo essere sicuri di aver preparato tutto l’occorrente per il bagnetto prima di spogliare il nostro piccolino e immergerlo nell’acqua. Cosa serve per il bagnetto del neonato? Ecco una lista completa, così sarai sicura di non dimenticarti niente:

Sono sicura che alcune di queste cose ti sono arrivate grazie alla torta di pannolini che ti hanno preparato le tue amiche, vero?

Step 1: controllo della temperatura dell’acqua

La temperatura dell’acqua del bagnetto del neonato deve essere di 37°, puoi misurarla con un apposito termometro, ce ne sono di molto carini a forma di paperella o di pesciolino, che tornano utili anche come gioco quando il tuo piccolo sarà più grande, oppure puoi affidarti al metodo della nonna: sentire l’acqua con il gomito, perché è una zona del corpo dove la pelle è molto sensibile e sottile. A dirti la verità, non ci ho mai provato, ho sempre preferito la certezza del termometro.

Anche la temperatura esterna è importante, infatti deve essere intorno ai 25°, così quando lo spoglierai e quando dovrai rivestirlo, non ci sarà il rischio che prenda freddo.

Mentre la vaschetta si riempie, puoi versare nell’acqua un po’ di amido di riso, che si scioglierà all’istante e che renderà la pelle del tuo bimbo ancora più vellutata, oltre a lenire eventuali irritazioni sulla pelle. Io lo faccio sempre, anche adesso che Nicolò è più grande. Insieme all’amido di riso, versa una piccola dose di detergente delicato direttamente in acqua, basterà per lavarlo. Il detergente da scegliere deve avere un Ph neutro e deve essere molto delicato, come il Bagnetto Delicato Mamihug di Mamila, che è oltretutto arricchito con una miscela di Miele Avena e Mandorla biologica.

Step 2: il momento di entrare in acqua!

Spoglia il tuo piccolo con calma, parlando con lui, sorridendogli ad ogni occasione. Raccontagli cosa sta per succedere, descrivendolo come un momento magico e cercando di infondergli tranquillità attraverso il tono della tua voce. Ora arriva il momento più delicato: come tenere il bimbo durante il bagnetto? Devi far passare il tuo braccio sinistro intorno alla spalla e sostenere il tuo piccolo con la mano sotto la sua l’ascella sinistra (se sei mancina, esegui lo stesso movimento con il braccio e la mano destra). Con l’altra mano, puoi passare delicatamente sul suo corpicino la spugna marina naturale o la tua mano. Vedrai che gli piacerà moltissimo, dopotutto è stato immerso nel liquido amniotico per 9 mesi, si potrebbe quasi dire che l’acqua sia il suo ambiente naturale, no?

Step 3: asciugalo e rivestilo

Bagnetto finito, ora è il momento di asciugarsi e rivestirsi. Afferra saldamente il tuo piccolo e portalo fuori dall’acqua, il tuo compagno (o la tua compagna) può aiutarti avvolgendolo in uno di quei comodi accappatoi a triangolo, fatti proprio per i primi bagnetti dei neonati. Asciugalo bene, tamponando con delicatezza ogni angolo del suo corpo, specialmente sotto il collo, sotto le ascelle e nelle pieghe delle gambe, luoghi in cui la pelle potrebbe rimanere un po’ umida se non si fa attenzione. A questo punto, disteso sul fasciatoio, il tuo bimbo avrà uno sguardo pacifico e beato – e tu un gran sorriso sulle labbra – e quindi perché non rendere questo momento ancora più intimo e coccoloso? Il mio consiglio è quello di prenderti qualche minuto per fare un piccolo massaggio con dell’olio emolliente che lo rilasserà moltissimo, specie se il bagnetto è entrato nella routine pre-nanna!

Bagnetto neonato: ecco le risposte alle domande più frequenti

Ho raccolto qui le domande che io e altre amiche mamme ci siamo fatte prima di fare il bagnetto ai nostri bimbi e che abbiamo rivolto alle nonne e ai pediatri. Sono quasi certa che tra queste domande, ci sono anche quelle che ti stai ponendo tu!

Quante volte si fa il bagnetto?

C’è chi dice un giorno sì un giorno no, c’è chi dice che 2-3 volte a settimana e chi ancora sostiene che sia un bene farlo tutti i giorni. Io ho sposato l’ultima tesi, perché ho reso il bagnetto parte di una routine quotidiana, un momento che anticipa l’ultima poppata serale, in questo modo, Nicolò sapeva già cosa sarebbe successo dopo. I bambini amano la stabilità, sapere cosa viene dopo, in ogni momento della giornata, li tranquillizza e li aiuta a rilassarsi specie quando si avvicina il momento di andare a dormire.

Quando fare il bagnetto al neonato?

Per rispondere a questa domanda, mi lego alla risposta precedente: il momento migliore è quando voi siete tranquilli e sereni, quando non avete fretta, ma se volete cercare di creare una routine quotidiana che lo aiuti anche a dormire la notte, allora il momento migliore è prima dell’ultima poppata serale.

Quanta acqua bisogna mettere nella vaschetta per il bagnetto del neonato?

L’ ideale sarebbero circa 10-15 centimetri di acqua, in molte vaschette in commercio all’interno c’è l’indicazione del limite da non superare in base all’età del bimbo. Ma dopo le prime volte, sarai diventata talmente brava che ti verrà naturale e non avrai più bisogno di misurare al centimetro la quantità di acqua.

Quanto tempo deve passare dopo la poppata per fare il bagnetto?

In linea di massima circa 2 ore, così da essere sicuri che l’acqua non vada a interferire con la digestione. Ci sono pediatri che sostengono che fare il bagno prima o dopo la poppata non faccia differenza, ma io personalmente non ho mai voluto rischiare. Se hai altre domande riguardo il primo bagnetto o in generale riguardo il momento del bagnetto con il tuo bimbo, scrivile nei commenti, ti risponderò dopo essermi consultata con il mio pediatra e, ovviamente, anche con le nonne!

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