I primi dodici mesi di un bambino sono un continuo e veloce cambiamento. Il suo sviluppo è rapido e stupefacente allo stesso tempo, le sue conquiste e la sua crescita sono davvero incredibili se paragonate al tempo impiegato per raggiungere certi traguardi, come la capacità di camminare o di dire le prime paroline.
Il primo anno è un concentrato intensivo di emozioni. Ricordo bene come mi sorprendevo a sorridere vedendo il mio piccolo Nicolò riuscire ad afferrare i primi giochi con decisione, guardarmi negli occhi per la prima volta e fare i primi passetti con incertezza. Sono cose che non tornano e ti auguro di riuscire a seguire ogni fase dello sviluppo del tuo bambino, se ne avrai la possibilità. In questo articolo ti accompagno in un viaggio virtuale, mese dopo mese, alla scoperta delle tappe dello sviluppo che raggiungerà il tuo piccolo durante il primo anno di vita, sia dal punto di vista motorio che da quello psicologico. Sarà emozionante!
Lo sviluppo del bambino da 0 a 3 mesi
Durante questi primi mesi di vita, il tuo bimbo inizia a sperimentare cosa significa vivere in un mondo grande, ampio e rumoroso, in cui gli unici punti di riferimento sono i suoi genitori, figure che impara a conoscere fin da dentro la pancia della mamma, attraverso le loro voci e – nel caso della madre – del battito cardiaco.
È sorprendente e affascinante vedere come iniziano a prendere coscienza del proprio corpo, cominciando a muovere quelle gambe piccole e cicciottose, a tenere su la testa e a girarla da un lato e dall’altro. I suoi occhi iniziano a seguire il movimento degli oggetti e a riconoscere i vostri volti.
Dopo il primo mese cominciano i primi versetti volontari. Il tuo piccolo si sta scaldando la voce e sta facendo le prime prove di comunicazione (incomprensibili, ma di una tenerezza che non si può davvero descrivere!) che servono principalmente per attirare la tua attenzione.
Lo sviluppo del bambino da 3 a 6 mesi
Passati i primi tre mesi già ti accorgerai che le cose sono veramente molto cambiate da quando siete tornati a casa. Ormai il tuo piccolo, mentre è a pancia in giù, è in grado di sollevare agevolmente la testa e il petto, soprattutto se lo hai aiutato con un po’ di tummy time. La cosa ancora più stupefacente è che ora è in grado di girarsi, da pancia in giù a pancia in su e viceversa e sta iniziando ad esplorare le sue mani e a muovere le dita.
La sua presa comincia ad essere più sicura e inizia a conoscere il mondo non solo attraverso lo sguardo, ma attraverso il tatto e il gusto. È il periodo in cui ogni cosa che afferra viene portata alla bocca, per cui bisogna fare molta attenzione!
Questo è anche il periodo delle prime risate, che arrivano quando meno te lo aspetti! Ormai riconosce anche facilmente i volti di tutte le persone che gli stanno vicine, per la felicità di nonni e zii.
Lo sviluppo del bambino da 6 a 9 mesi
I sei mesi segnano l’inizio di una tappa davvero importante nello sviluppo del bambino: lo svezzamento, che spesso è anche accompagnato da uno scatto di crescita abbastanza impegnativo.
In questi mesi il tuo piccolo imparerà a sedersi da solo e mantenere l’equilibrio, non passerà poi molto tempo prima che inizi a strisciare o addirittura a gattonare. Le sue manine ormai sono agili e veloci, tanto che riesce ad afferrare le cose con la classica presa “a pinza”, perfetta per prendere i piccoli pezzettini di cibo, tagliati in modo sicuro, che troverà sulla tavola del suo seggiolone se deciderai di seguire la filosofia dell’autosvezzamento.
Durante questo periodo si divertirà anche a far cadere gli oggetti per terra – spesso dal seggiolone – per sentire il rumore e per comprendere il meccanismo di causa-effetto. Tutto è un esperimento e un’avventura nuova da vivere. Questo è anche il momento delle prime paroline, il tuo bimbo potrebbe iniziare a dire “mamma” o “papà” o qualche altra parola che sente spesso. Sarà divertentissimo ascoltarlo mentre si esercita ripetendo i suoni che sente intorno a sé, a modo suo.
Lo sviluppo del bambino da 9 a 12 mesi
In questa fase dello sviluppo, molti bambini iniziano ad alzarsi in piedi e a fare i primi passi. C’è chi salta completamente il gattonamento, chi predilige per un periodo la navigazione costiera (spostarsi di lato, aggrappati a un sostegno) e chi invece una volta alzato, parte come un razzo!
Nicolò, per esempio, ha gattonato davvero molto poco, giusto un mese prima di alzarsi e iniziare a camminare a passo spedito alla sola età di 10 mesi!
Se non l’ha già fatto prima, in questi mesi il tuo piccolo potrebbe iniziare a dire qualche parolina e a “rispondere” quando lo chiami. In altre parole, riconosce che quel nome è proprio il suo!L’imitazione dei gesti e delle parole degli adulti che gli stanno più vicini diventa sempre più intensa e frequente. Inizia anche a sapere dire “no” (il più delle volte per il solo gusto di farlo) e a salutare con la manina.
Ricordiamoci però, che ogni bambino è diverso
Voglio concludere questo articolo ribadendo un concetto per me davvero importante: non dimentichiamoci dell’unicità dei nostri bambini. Come ogni persona adulta, anche ogni bambino è diverso e ha bisogno di rispettare i suoi tempi di crescita.
Non ti angustiare se vedi il bambino dei tuoi amici, che ha più o meno la stessa età del tuo, che inizia già a gattonare, mentre il tuo fa ancora fatica a stare seduto, non significa necessariamente che ci sia un problema.
Spesso e volentieri i bambini che sviluppano precocemente le proprie capacità motorie, sono un po’ più lenti nel linguaggio e viceversa, per cui non ti preoccupare se noti delle differenze tra bambini delle stessa età. Se però hai dei dubbi, confrontati sempre con il/la pediatra che segue il tuo bambino, senza farti scrupoli sulle domande da fare. Per il resto, goditi ogni singolo istante della crescita del tuo piccolo, perché sono attimi preziosi che non torneranno mai più.