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Sorellina o fratellino in arrivo? Consigli per prepararsi

Cosa troverai in questo articolo:

L’arrivo di un fratellino (o di una sorellina) in famiglia è un evento che porta con sé emozioni diverse e per certi versi contrastanti. Se non era programmato, quando hai fatto il test di gravidanza potresti aver provato sconforto e la gioia si è fatta spazio nel tuo cuore solo in secondo momento, mentre se era desiderato, una volta viste le due linee apparire sullo schermo, potresti essere esplosa di felicità.

Dal canto mio, ho desiderato tanto che Nicolò avesse un fratello e scoprire che stava per arrivare mi ha fatto comunque provare sensazioni diverse. Da un lato ero felicissima che il mio sogno si stesse avverando, dall’altro la mia mente si è riempita di domande:

  • come faremo a gestirli entrambi?
  • come presentare il nuovo fratellino a Nicolò?
  • e se poi Nicolò è geloso? e se poi si sente escluso?
  • e se poi l’allattamento al seno è difficoltoso come la prima volta?
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Mi sentivo in un frullatore, ma poi le cose si sono fatte pian piano più chiare. In questo articolo, ti racconto come ci siamo preparati alla nascita del secondo figlio e di come l’arrivo del fratellino sia stato accolto da Nicolò in modo sereno ed entusiasta. Il mio augurio è che il mio esempio possa aiutare te e la tua famiglia ad accogliere l’arrivo della sorellina o del fratellino nel modo più dolce e naturale possibile.

Come annunciare l’arrivo di un fratellino o di una sorellina?

Diciamo subito che non esiste un momento giusto o sbagliato, esiste solo il momento in cui siete pronti a dare la notizia. Ovviamente sarebbe preferibile parlarne ad amici e parenti una volta passati i tre mesi, per avere la certezza che la parte più difficile sia passata, ma questo lo sai già, perché ci sei già passata con il primo. Detto questo, arriva lo scoglio più grande: dirlo al futuro fratello (o sorella) maggiore.

In questo caso, esiste un momento giusto? Il mio consiglio è quello di aspettare che almeno la pancia si veda e ti spiego subito perché. Per un bambino, specie se ha intorno ai 2-3 anni, è difficile immaginare qualcosa di così grande e importante. Nel momento in cui gli dirai che avrà un fratellino, non stupirti se la sua risposta sarà “ok, ma dov’è ora?”, perché ha bisogno di riferimenti, di prove tangibili e vedere la pancia della mamma che sta crescendo potrebbe essergli di aiuto per capire che dentro c’è effettivamente un altro bambino, anche se non si vede.

Ricordo che usavo una app che mostrava un’immagine di come il bambino che portavo in grembo poteva essere, in base alle settimane di gravidanza in cui ero. La usavo per mostrare a Nicolò “una foto del suo fratellino in arrivo”, in questo modo riusciva a rendere tangibile la presenza del fratello che non poteva vedere e toccare in nessun modo.

Mostrargli come il bambino nell’immagine cambiava col passare dei mesi, mi aiutava a spiegargli quanto tempo bisognava ancora aspettare perché uscisse. Come sai i bambini, quando sono molto piccoli, non hanno ancora la percezione del tempo come noi e hanno bisogno di punti fermi, di riferimenti a cui aggrapparsi.

Come annunciare l’arrivo del secondo figlio

Fratellino in arrivo: come coinvolgere il primogenito e vivere serenamente l’attesa

Pensavo sarebbe stato più difficile, invece coinvolgere Nicolò nei preparativi per l’arrivo del fratellino è stato semplice e naturale

Nicolò ci ha aiutato a montare la culla a fianco al letto, ci ha aiutato a scegliere i vestiti da fargli indossare per il suo ritorno a casa e lo abbiamo coinvolto anche nella scelta del nome, semplicemente chiedendogli se era d’accordo con quello che avevamo pensato.

Abbiamo anche comprato un libro sul tema per cercare di aiutarlo a immedesimarsi nella situazione che avrebbe vissuto, prendendo confidenza con le emozioni che avrebbe potuto provare. Di libri ce ne sono davvero molti, quello che abbiamo scelto noi si intitola Lupetto diventa fratello maggiore, perché in quel periodo Nicolò amava i libri di Lupetto e abbiamo pensato che in questo modo potesse avvicinarsi un po’ più serenamente all’idea che stesse arrivando un fratellino.

Devo dire però che all’inizio non voleva assolutamente leggere quel libro. Ogni volta che glielo proponevamo il suo era un “no” secco, che abbiamo rispettato fino a che non è diventato spontaneamente un sì.  Era il suo modo di dirci che era pronto, probabilmente. Come vedi, anche in questo caso, è davvero importante ascoltare e mai forzare. Se all’inizio il tuo primogenito non vorrà affrontare l’argomento, lascia perdere, non restarci male (anche se so che sarà davvero difficile, non sai quanto ti capisco), perché più gli lasci il suo spazio e il suo tempo, più sarà lui a stupirti.

Come presentare il nuovo fratellino o la nuova sorellina?

Personalmente, avrei tanto voluto che Nicolò conoscesse Michele in ospedale, ma a causa delle precauzioni post-Covid non è stato possibile. Per prepararci a questo momento e alla nuova vita in 4 che ci aspettava, ci siamo rivolti a una psicologa specializzata in genitorialità e abbiamo chiesto consiglio su come comportarci.

Il mio compagno sarebbe venuto a prendermi e Nicolò sarebbe stato dai nonni, dunque il piano che abbiamo escogitato per fare in modo che andasse tutto liscio è stato questo. Michele sarebbe andato a casa col papà e io mi sarei recata a prendere Nicolò, in questo modo abbiamo avuto qualche momento per noi dopo 3 giorni che non mi vedeva e insieme siamo andati a conoscere il fratello. Nicolò aveva appena 2 anni e mezzo, ma alla vista del fratello ha dimostrato una dolcezza che forse non avevo mai visto prima.

La psicologa ci aveva anche consigliato di non fargli saltare l’asilo dopo l’arrivo del fratellino, perché era importante che mantenesse la sua routine, e così abbiamo fatto.

In quei giorni, ma questa è una regola che deve valere sempre, ho cercato di ricavarmi dei momenti in cui potevo stare da sola con Nicolò e in cui coccolarlo e fargli sentire che la mamma era sempre lì con lui, anche se si era aggiunto un quarto componente alla famiglia.

come presentare il nuovo fratellino

Come affrontare le possibili regressioni del primogenito con un fratellino in arrivo

Se tutti parlano del problema della gelosia, ben pochi affrontano quello delle regressioni. Ammetto di essere arrivata abbastanza impreparata anche io, soprattutto perché queste regressioni comportamentali da parte di Nicolò sono arrivate a distanza di quasi un anno dalla nascita del fratello.

A pensarci ora, ne capisco il motivo: intorno al primo anno di vita, i bambini cominciano a interagire molto più attivamente con le persone e lo spazio intorno a loro e quindi la loro presenza si nota di più, se così possiamo dire.

Michele ha iniziato a camminare intorno ai 10 mesi, per esempio, e intorno ai 7 mesi già cominciava a gattonare, per cui Nicolò ha dovuto iniziare a “difendere” il suo spazio di gioco e i suoi giochi. Questo ha portato a una lenta regressione su alcuni fronti come, per esempio, tornare a farsi la pipì addosso.

Ma questa è solo una delle possibili regressioni, potrebbe infatti succedere che il tuo primo bimbo ricominci a svegliarsi la notte o a parlare meno e peggio. Niente di preoccupante se pensiamo al motivo per cui lo fa: attirare l’attenzione della mamma.

La bravura qui sta nel gestire questi passi indietro nel modo più morbido possibile, senza incolpare il bambino, ma cercando di capire il suo bisogno di avere un po’ di più la mamma per sé.

Fratellino in arrivo: quindi come bisogna comportarsi?

Posso dirti con certezza che non esistono delle regole fisse o delle ricette da seguire, bisogna far affidamento sul proprio buon senso e cercare soprattutto di ascoltare e comprendere quali possono essere i sentimenti del tuo primo figlio.

Cerca di avere pazienza e di entrare in empatia con il tuo primo bimbo, usando frasi come “capisco cosa provi” oppure “posso immaginare sia difficile per te”, e non dimenticare di rassicurarlo del fatto che tu sarai sempre con lui.

Nicolò, per esempio, a volte mi dice “ma perché Michele pensa che sei tutta per lui?” e questo è un chiaro segnale della sua “gelosia” se così vogliamo chiamarla. In ogni caso sono sicura che saprete trovare un vostro equilibrio familiare.

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