Diciamoci la verità: nessuno ti prepara davvero a cosa succede al rapporto di coppia dopo un figlio.
Nessuno ti dice che cambierà tutto, che quella piccola meraviglia venuta al mondo assorbirà gran parte delle tue energie non appena lo prenderai in braccio la prima volta. In realtà, se te lo dicessero prima, non ci crederesti comunque, perché la gioia di diventare genitore è così forte che non lascia spazio ad altro.
Lo capisco perfettamente, sono mamma anche io e ci sono passata, esattamente come te in questo momento.
Mi sono, probabilmente, fatta le stesse domande:
“È normale sentirsi distanti dopo la nascita del nostro bambino?”
“Perché litighiamo di più da quando siamo diventati genitori?”
“Ma il rapporto di coppia dopo un figlio può davvero tornare quello di prima?”
In questo articolo cercherò di darti le risposte che cerchi, portandoti la mia esperienza personale, che spero possa aiutarti a trovare il tuo nuovo equilibrio, insieme alla persona che vive questo cambiamento con te.
Un figlio cambia tutto. Anche la coppia
Quando nasce un bambino, la relazione che prima era fatta di cene, weekend, risate e piccole discussioni su “cosa guardiamo stasera”, si riempie di nuovi ritmi, nuove priorità, nuove responsabilità.
Le giornate diventano un susseguirsi di poppate, pannolini, notti spezzate, biberon e mille decisioni da prendere insieme. E mentre ci si prende cura di quel bellissimo cucciolo coperto di deliziosi rotolini, spesso ci si dimentica di prendersi cura del rapporto di coppia.
Succede, è normale perdersi di vista, soprattutto nel primo periodo, perché ci si sente sopraffatti da sentimenti contrastanti, che si fa fatica a gestire e il tempo sembra sempre poco, per qualsiasi cosa. Se può consolarti, secondo uno studio del The Gottman Institute, circa il 67% delle coppie vive una sorta di crisi dopo la nascita di un figlio, entro il suo primo anno di vita. Questo significa solo una cosa: se il tuo rapporto di coppia dopo un figlio ha subito uno scossone è tutto normale, la cosa importante è prenderne coscienza e lavorare per ritrovare un nuovo equilibrio insieme.
Ma perché cambia il rapporto di coppia dopo un figlio? Vediamo cosa succede!
Da coppia di individui che pensava solo a sé stessa, siete diventati neo-genitori. Un bel cambiamento, su tutti i fronti.
Quando è nato Nicolò, ricordo che per la prima settimana ero invasa da un senso di gioia ed euforia, mi sentivo invincibile e innamoratissima del mio partner: eravamo diventati genitori, che cosa potevamo volere di più?
Ma dopo la prima settimana, gli ormoni della gravidanza mi hanno definitivamente abbandonata e così anche quei superpoteri che credevo di avere e che ero convinta mi avrebbero aiutato ad affrontare questa nuova situazione con facilità e determinazione.
La verità è che ho cominciato ad avere grossi problemi con l’allattamento al seno e, oltre ad avere i capezzoli costantemente doloranti, ho iniziato a concentrare tutta la mia attenzione e le mie energie su Nicolò, mettendo completamente da parte la relazione con il suo papà.
I segnali di allarme?
- Stanchezza (tantissima), soprattutto a causa delle notti insonni, dalla gestione di un neonato che magari piange particolarmente tanto.
- La comunicazione che si spezza e si riduce a scambi di informazioni (“quanto ha mangiato?”, “Ha fatto la cacca? Era una cacca verde?” Passami la salvietta”, “Sta piangendo vai tu”
- Pochissimo tempo per la coppia, soprattutto perché spesso ci si sente in colpa a volersi prendere dello spazio per stare da soli
- La costante sensazione di non sentirsi capiti né dalla persona che ci sta affianco, né dal mondo esterno
Il fatto è che con l’arrivo di un figlio cambiano le priorità. Le cose che prima ti sembravano importanti, ora sono necessariamente messe in secondo piano, con il rischio che, con il passare del tempo, ti dimentichi chi eri e fai fatica a riconoscerti allo specchio.
Per noi donne è un cambio particolarmente brusco: il corpo che cambia, il carico mentale che (solitamente) grava su di noi, più che sul partner specialmente nei primi mesi, la mancanza di tempo per prendersi cura di sé. Le cose da affrontare sono tante e tutte insieme, ma non crede che diventare papà sia tanto diverso, anche la loro vita cambia, come anche il loro ruolo.

Se la mamma si sente sopraffatta, sempre stanca e poco capita, i papà si sentono messi da parte e soffocati dal ruolo portante che ci si aspetta da loro.
Mi affiora alla mente un’immagine che la psicologa del corso pre-parto aveva condiviso con noi: immagina la mamma che tiene tra le sue braccia il bambino appena nato e sotto, il papà, che con le sue braccia sorregge entrambi.
Il cervello della mamma cambia dopo un figlio, lo sapevi
Una delle cose più sorprendenti della maternità è che il cervello di noi mamme cambia davvero. A livello neurologico, noi donne subiamo una vera e propria “riorganizzazione” cerebrale, se così la possiamo chiamare.
Uno studio pubblicato su Nature Neuroscience (Hoekzema et al., 2016) ha dimostrato che durante la gravidanza alcune aree del nostro cervello si rimpiccioliscono per diventare più efficienti nel leggere i bisogni del neonato. Queste modifiche durano per mesi – in alcuni casi anni – dopo il parto.
Nei papà, questo non succede in automatico. I cambiamenti cerebrali avvengono solo se è fortemente coinvolto nella cura del bambino. Questo è uno dei motivi per cui potrebbe nascere un cosiddetto “gap emotivo” tra i due genitori: la mamma è diversa e il papà sembra sempre lo stesso.
Parte delle incomprensioni e del cambiamento del rapporto di coppia dopo un figlio è sicuramente dovuta a questo aspetto. La chiave per venirsi incontro però esiste ed è sempre la stessa: parlarsi e cercare di comprendersi a vicenda.
Il ruolo della società e le aspettative sui neo-genitori
Come se non fosse già tutto difficile, ci si mette anche la società a farci sentire genitori inadeguati e per nulla perfetti.
Qualche esempio? La mamma non può lamentarsi di nulla, perché la risposta è sempre “hai voluto la bicicletta? Ora pedala!” e dal papà ci si aspetta che sia sempre pronto e reattivo, senza contare che non gli è permesso alcun cedimento.
Viviamo circondati da vite irreali, specialmente sui social, che ci fanno credere che la famiglia perfetta esista, ma la verità è che non è così. La vera difficoltà è scindere ciò che ci viene raccontato dalla realtà, normalizzando il fatto che essere stanchi e sentirsi inadeguati non fa di noi dei genitori sbagliati, ma semplicemente dei genitori.
Il mio consiglio è di allontanarti da tutto ciò che ti fa sentire così, perché non sei un genitore peggiore degli altri, se solo un genitore che sta imparando ad esserlo.

E se si va in crisi? Il rapporto di coppia dopo un figlio può tornare a funzionare?
A questa domanda posso risponderti con certezza: sì, il rapporto di coppia può tornare a funzionare, ma solo se lo si vuole davvero da entrambe le parti.
Nel mio caso, dopo due figli, posso dirti che il rapporto con il mio compagno è diventato ancora più profondo e solido, ma non è stato semplice. Vuoi sapere la mia ricetta per la felicità di coppia dopo un figlio? Eccola:
1. Ascoltarsi
Va bene darsi le istruzioni per arrivare sani e salvi a fine giornata, ma è vitale ricavarsi del tempo per parlare di come ci sentiamo. Vanno bene pochi minuti al giorno, magari dopo aver messo a letto il piccolo e prima di mettersi a guardare quella serie tv spegni-cervello di cui hai tanto bisogno (sì, ti posso capire davvero!).
2. Ricordarsi che si è ancora una coppia
Siete diventati genitori, ma ricordati sempre il motivo per cui avete deciso di avere un figlio e penso di non sbagliare dicendo che è stato l’amore che vi lega a farvi fare questa scelta. Trovare momenti per sé non sarà semplice, ma è importante impegnarsi perché ci siano. Non serve organizzare una cena fuori, basta anche farsi una coccola sul divano, bere un caffé insieme senza interruzioni, passeggiare mano nella mano, mentre il vostro piccoletto dorme nella carrozzina. Sono attimi di connessione, che vi terranno uniti anche quando le cose sembrano più difficili che mai.
3. Non aver paura di chiedere aiuto
Io sono una persona molto orgogliosa e che fa molta fatica a chiedere l’aiuto degli altri. Con l’arrivo dei figli, mi sono resa conto che questa mia caratteristica doveva sparire, se non volevo soccombere. Chiedere aiuto non è segno di debolezza, anzi, è riconoscere i propri limiti. Se potete, approfittate di tutto l’aiuto possibile.
4. Riconoscersi i meriti
Non tutto sarà perfetto, questo già lo sappiamo. Tu sbaglierai delle cose, il tuo partner ne sbaglierà delle altre, non ha importanza: state imparando a fare i genitori, che è la cosa più difficile del mondo. Accusare l’altro di non fare a sufficienza, non è sicuramente la strada migliore per mantenere un rapporto di coppia sano, congratularsi e riconoscere le buone idee è invece un modo per far sentire l’altro apprezzato.
Ti basterà iniziare la frase con “hai avuto proprio una buona idea a…“ oppure “avevi ragione, era meglio fare così…” vedrai come l’atmosfera cambia e l’armonia torna più facilmente.
In conclusione: se ti sembra difficile, è perché lo è
Il rapporto di coppia dopo un figlio non è una linea retta. È un viaggio fatto di alti e bassi, di silenzi e risate, di momenti in cui ci si ritrova… e altri in cui ci si perde un po’.
Ma il fatto che tu sia qui a leggere, a informarti, a cercare risposte, è già un segno che stai facendo qualcosa di prezioso.
Ci vuole tempo, pazienza, e tanta voglia di rimanere in ascolto. Di sé, dell’altro, e di quella nuova versione di voi che sta nascendo insieme al vostro bambino.